Le terminologie sono sempre molto importanti nella vita come anche nell’informatica, dove ogni parola ha un significato ben preciso.
Qui di seguito ho realizzato un glossario delle parole più comuni usate nell’ambito informatico e della tecnologia, raccogliendo tutto o quasi, quelle parole che si potrebbero trovare usando un computer e non solo.
Abort | Dall’inglese to abort, nell’accezione di “interrompere”. Il termine è utilizzato per indicare l’interruzione di un processo, solitamente quando il processore segnala di avere difficoltà a condurre l’elaborazione richiesta. |
Account | Iscrizione a un servizio autenticata tramite user ID e password. Ad esempio, un account di posta elettronica, o di fruizione di servizi bancari, e cosí via. In inglese il termine indica comunemente il conto bancario. |
Admin | Abbreviazione di administrator, amministratore di una rete, di un calcolatore o in genere di un servizio. È un utente dotato di privilegi superiori rispetto a tutti gli altri. Ad esempio, in una rete l’amministratore può essere l’unico che ha la prerogativa di poter installare applicazioni, accedere a determinate risorse negate agli altri utenti, e cosí via. |
ADSL | Asymmetric Digital Subscriber Line: linea asimmetrica di utenza digitale. Si tratta di un tipo di connessione a Internet che utilizza il collegamento telefonico, occupando però una parte ridotta della banda, il che permette di mantenere contemporaneamente attiva la linea telefonica per le normali comunicazioni. È un tipo di connessione molto piú veloce e sicura di quelle tradizionali, inoltre è permanente. È definita una linea asimmetrica perché è molto piú veloce nella ricezione dei dati che nella loro trasmissione. |
ANSI | Acronimo di American National Standard Institute, Istituto americano per gli standard nazionali: è un’organizzazione che determina gli standard di elaborazione e scambio dati. L’ANSI ha creato una serie di 256 caratteri codificati per la comunicazione tra calcolatori e l’elaborazione dei dati. |
Ansi bomb | Letteralmente “bomba-ansi”. È il piú pericoloso tipo di programma in circolazione: un programma che contiene routine dannose nascoste all’utente. |
Arpanet | Arpanet, ossia Advanced Research Project Agency Network (“Rete dell’Agenzia per il Progetto di Ricerca Avanzata”) è la progenitrice di Internet. Fu creata negli Stati Uniti negli anni ’60 come rete di calcolatori per mettere in comunicazione enti governativi e militari. |
ASCII | Acronimo per American standard code for information interchange: codice standard americano per lo scambio di informazioni. Si tratta di un set di caratteri codificati (originariamente 128, poi estesi a 256) per la comunicazione tra calcolatori e l’elaborazione dei dati; gradualmente sta venendo abbandonato in favore del piú flessibile ANSI. |
Background | Si parla di esecuzione in background in riferimento ad applicazioni che funzionano autonomamente, senza l’intervento dell’utente, nel mentre che questi è lasciato libero di lavorare con altre applicazioni. È un esempio di funzionamento in background quello di un antivirus che provvede a monitorare le attività di scambio dati da e verso il processore, nel mentre che l’utente si dedica ad altre attività. Il significato del termine è “sfondo”. |
Backup | È un termine del linguaggio militare. Significa “truppe di sostegno”, “rinforzi”. Nel lessico informatico indica le copie di sicurezza dei dati. |
BBS | Acronimo di Bulletin-Board Service, che letteralmente significa “servizio bacheca”. Servizio per lo scambio di dati, messaggi e programmi. Comporta la connessione diretta dell’utente a un altro computer tramite la rete telefonica. L’uso delle BBS è molto diminuito negli ultimi 15 anni a causa della crescente diffusione di Internet. |
Benchmark | Test che misura le prestazioni di un elaboratore. Il sostantivo significa “punto di riferimento”. |
BeOS | Sistema operativo prodotto dalla Be Incorporated. Particolarmente performante sul piano della multimedialità, il BeOS è attualmente diffuso con il nome Zeta. |
BIOS | Basic Input-Output Service: servizio di input-output di base. È quella parte del firmware che contiene le istruzioni necessarie per l’avvio dell’elaboratore. |
Bit | Abbreviazione di binary unit, unità binaria: rappresenta la piú piccola unità di informazione. Determina una risposta polare: sí / no. Corrisponde a una cifra del sistema di numerazione binario (detta pure bit, abbreviazione stavolta di binary digit: cifra binaria): 0 o 1. |
Blog | Abbreviazione di weblog, ossia “resoconto web”. Si tratta di uno spazio web messo a disposizione degli utenti da alcuni fornitori di servizi internet. Tipicamente un blog è costituito da una pagina graficamente preimpostata con layout modificabile in cui l’autore pubblica degli interventi, che altri utenti possono commentare. Funziona dunque come diario pubblico e contemporaneamente come spazio di discussione. |
Bluetooth | Tecnologia di trasmissione di dati tra due elaboratori o tra un elaboratore e una periferica a breve distanza per mezzo di onde corte. |
Bookmark | Il termine significa “segnalibro”, ed è usato in due accezioni: elenco degli indirizzi dei siti web che l’utente memorizza per uso futuro; o anche, contrassegno che si inserisce all’interno di una pagina di un documento. |
Boot | Abbreviazione di bootstrap. Il termine significa “linguetta per calzare uno stivale”, ma in informatica designa l’avvio del sistema operativo (probabilmente a partire dal termine slang americano bootstrapper, che significa “qualcuno che ce l’ha fatta da solo”). Si distingue un bootstrap a freddo o cold bootstrap (accensione della macchina e conseguente avvio del sistema) e un bootstrap a caldo o warm bootstrap (riavvio del sistema a macchina accesa). |
Boot manager | Letteralmente “gestore del boot”. È un programma che sovraintende al lancio del sistema operativo, permettendo di scegliere tra diverse configurazioni o anche tra diversi sistemi. |
Bootable | Aggettivo che significa “avviabile”. È riferito a supporti come CD, DVD, floppy e altri che contengano in sé i dati di avvio di un sistema operativo. |
Broadcast | Verbo inglese che significa “trasmettere”. |
Browser | È un programma di navigazione su Internet. Il termine deriva dall’inglese to browse che letteralmente significa “curiosare”, “spigolare”, con riferimento all’atteggiamento del navigatore che gironzola qua e là, procedendo per collegamenti non sequenziali. |
Buffer | Tipo di memoria RAM di supporto che serve a immagazzinare dati per un successivo utilizzo. È ad esempio un buffer la memoria che permette a una stampante di mantenere i dati necessari a un processo di stampa, nel mentre che la memoria RAM è tenuta libera per altre funzioni. |
Bug | Un qualche difetto di programmazione che determina il malfunzionamento di un’applicazione. Di norma la presenza di un bug si rivela per il fatto che i programmatori non hanno avuto la possibilità di testare i software in tutte le loro funzioni. In inglese il termine designa generalmente un insetto, piú specificamente una cimice. |
Bus | Connessione tra componenti dell’elaboratore per permettere il transito di dati. Probabilmente si tratta di un’estensione metaforica del termine bus, autobus. |
Byte | Termine di origine oscura: indica una sequenza di otto bit. Poiché otto bit corrispondono a otto risposte polari, un byte contiene un’informazione discreta rispetto ad altre 255 (28 è appunto uguale a 256). Si tratta di un’unità di informazione dotata di significato perspicuo per l’utente. |
Cache | Termine che letteralmente significa “nascondiglio”, è usato in informatica con piú accezioni. Può indicare un’area di memoria in cui vengono immagazzinati dati temporaneamente; la memoria temporanea di un’applicazione; e l’insieme dei dati che i browser scrivono su disco per velocizzare la fruizione delle pagine web. |
Cancel | Annullare una richiesta inviata al processore. Dall’inglese to cancel, annullare. |
CD | Abbreviazione di compact disc, disco compatto. Supporto digitale di memorizzazione, solitamente della capacità di 700 megabyte. Si distinguono CD-ROM: compact disc read-only memory cioè “dischi compatti a memoria di sola lettura”, che possono essere scritti solo una volta; e CD-RW: compact disc read and write cioè “dischi compatti di lettura e scrittura”, comunemente detti “cd riscrivibili”. |
Chat | Verbo che significa “chiacchierare”. In telematica designa naturalmente le “chiacchierate” a distanza di utenti connessi tramite applicazioni di comunicazione, per lo piú tramite scambio di messaggi scritti in tempo reale. |
Check | Verbo il cui significato è “controllare” o “verificare”. Azione tipica di programmi diagnostici. |
Checksum | Metodo di controllo dell’integrità dei file, consistente nell’elaborare un numero di verifica sulla base della successione dei dati binari del file. Se a un successivo controllo il file è stato in qualche modo modificato, il numero di controllo risulterà differente. Si tratta di un sistema utilizzato da alcuni antivirus per controllare che non si sia verificata una corruzione di file, risulta inoltre utile quando si inviano pacchetti di dati via modem per assicurarsi che i dati siano giunti integralmente. Il significato letterale del termine è “operazione di controllo”. |
Chip | Circuito integrato. Il termine è in effetti una sigla, che sta per consolidated highly integrated processor, ossia “processore consolidato altamente integrato”. Un chip è per la precisione un circuito elettronico integrato su un semiconduttore. |
Click | Inviare un comando al processore tramite un dispositivo di puntamento. Verbo inglese ricalcato in italiano dal verbo “cliccare”, originariamente ha il significato di “far tintinnare”. Tra i significati traslati del verbo to click c’è anche quello di “innamorarsi”. |
Client | In inglese, “cliente”. Il termine indica un utente di servizi, ricevuti da un fornitore detto server. In linea di massima può designare un calcolatore che riceve servizi da un altro calcolatore gerarchicamente superiore, ma il termine può essere riferito a un’applicazione dipendente da un’altra fornitrice del servizio. |
Clipboard | Letteralmente, è il portaappunti con la molla, ossia il luogo in cui teniamo gli appunti. Nel lessico informatico indica la locazione di memoria volatile in cui sono temporaneamente stivati dei dati che si ha la necessità di memorizzare temporaneamente, di solito per il loro trasferimento da un’applicazione a un’altra, da un documento a un altro, o da una posizione a un’altra all’interno di un file. |
Cluster | Unità logica di registrazione dei dati su disco. È anche la dimensione minima che un file può occupare su disco, dunque tanto maggiore è lo spazio occupato da ogni cluster, tanto maggiore sarà lo spazio inutilizzato nella scrittura dei file. Ad esempio, se la dimensione minima di un cluster è di 4 kilobyte, ovvero 4096 byte, un file di 512 byte scritto su disco occuperà comunque un cluster, con uno spreco di spazio logico equivalente a 3584 byte. Per questo motivo, cluster di dimensioni molto grandi determinano un utilizzo insoddisfacente del disco. La dimensione dei cluster è determinata in fase di formattazione del disco, e varia a seconda del file system utilizzato. Il termine inglese cluster significa “grappolo”; in zoologia indica uno sciame. |
Cookie | Letteralmente “biscottino”. Il termine indica un piccolo file di testo, che viene installato da alcuni siti web sul computer del navigatore, e che contiene informazioni riguardanti il collegamento al sito (browser utilizzato, ultima connessione, durata della visita, provenienza del visitatore, etc.). Solitamente i cookie sono del tutto innocui, possono però essere utilizzati per carpire informazioni riservate. I browser possono essere impostati per limitarne o impedirne l’installazione. |
Copy | Significa semplicemente “copiare”. Su sistemi operativi con interfaccia grafica, il comando crea una copia dei dati selezionati nella sezione della memoria RAM denominata clipboard. Con il comando paste questi dati vengono poi copiati in un’altra locazione. |
CPU | Acronimo per Central Processing Unit, unità centrale di elaborazione. È il processore. |
Crack | Si intende comunemente per crack un programmino capace di violare la protezione di un software commerciale. Poichè molti software vengono forniti in forma di demo (ossia, non completi di tutte le funzioni) oppure, benché completi, protetti in maniera da disattivarsi dopo un periodo di prova, alcuni utenti privi di scrupoli utilizzano i cosiddetti crack per trasformare una demo nella versione completa del programma, ovvero per infrangere la protezione temporale. Esistono addirittura siti internet specializzati nel fornire crack, anche gratuitamente. Tuttavia la pratica è generalmente illegale (dipende comunque dalla legislazione dei vari paesi). Dal verbo inglese to crack: rompere, far breccia. |
Cracker | Un cracker è un programmatore che si dedica alla violazione di sistemi informatici protetti. Le attività di un cracker vanno dalla violazione di grandi sistemi (siti commerciali o istituzionali) all’aggiramento delle protezioni di software commerciali. Dal verbo inglese to crack, rompere, far breccia. |
Crash | Arresto. Indica un blocco del sistema operativo, solitamente determinato da un sovraccarico di informazioni che il sistema non è stato in grado di inviare correttamente al processore. |
CRT | Acronimo per Cathode Ray Tube, cioè “tubo a raggi catodici”. Sigla utilizzata per identificare i display a tubo catodico (i tradizionali, ingombranti monitor). |
Cut | Significa “tagliare”. Nella locuzione cut and paste, cioè “taglia e incolla”, procedura di trasferimento dati da una locazione a un’altra nei sistemi operativi con interfaccia grafica. |
Daemon | Il termine significa “demone”. Si tratta di un programma di controllo, eseguito in background, preimpostato per entrare in funzione al verificarsi di un determinato evento. |
Database | Il termine significa “base di dati”. In sostanza, un insieme di informazioni correlate fra loro e archiviate per il loro utilizzo. |
Default | Impostazione predefinita. Il termine in inglese significa propriamente “inadempienza”, col che si intende che quando un utente non adempie al compito di specificare le impostazioni di uso di un programma, vengono utilizzate quelle predefinite, chiamate perciò “impostazioni di default”. |
Delete | Il termine significa “cancellare”, con riferimento a dati (quindi anche a file), ma non a processi. |
Demo | Versione di prova di un’applicazione, che viene fornita non completa di tutte le funzioni, in modo che l’utente possa rendersi conto se è interessato all’acquisto. Abbreviazione di demonstration. |
Desktop | La parola significa “scrivania” o meglio, “piano della scrivania”. Nei sistemi operativi con interfaccia grafica indica una particolare directory di lavoro, alla quale è indirizzato l’utente all’avvio dell’interfaccia, e in cui si trovano i collegamenti alle principali risorse di lavoro. |
Device | Il termine indica genericamente un dispositivo, quindi periferiche di archiviazione dati, fotocamere digitali e cosí via. In sostanza è l’equivalente dell’italiano “periferica”. |
Dialer | Si tratta di software finalizzati a reimpostare la connessione telefonica durante un collegamento via modem a Internet. Sono particolarmente pericolosi, poiché possono sostituire alla normale connessione tramite chiamata urbana una connessione a chiamata interurbana o – sovente – intercontinentale, con costi altissimi per l’ignaro utente. Utilizzati per porre in essere vere e proprie truffe, i dialer sono fortunatamente inefficaci in caso di connessione ADSL. Il termine deriva dal verbo inglese to dial, comporre un numero telefonico. |
Directory | Sostantivo che significa “elenco”, indica in informatica un’area virtuale di raccolta dati. Nei sistemi a interfaccia grafica le directory sono rappresentate da “cartelle”, e spesso cosí denominate. |
Discard | Il significato letterale del verbo to discard è “scartare”. Nell’uso quotidiano di molte applicazioni, capita di incontrare il messaggio discard changes (“scarta le modifiche”), che offre la possibilità di abbandonare un documento senza memorizzare le ultime modifiche effettuate. |
Display | Periferica di output, detta solitamente monitor. Permette all’utente di ricevere visivamente delle informazioni inviate dal processore. Si distinguono display a tubo catodico e display a cristalli liquidi. In inglese il termine indica genericamente ogni tipo di schermo. |
Distro | Abbreviazione di distribution, distribuzione. È un termine con cui ci si riferisce alle tante varianti di Linux. Linux è un sistema operativo libero, quindi personalizzabile; di conseguenza ne esistono molte varietà, che vengono pubblicate e aggiornate periodicamente. Tra le distro piú importanti ricordiamo SlackWare, la storica Red Hat (oggi Fedora), Mandrake (oggi chiamata Mandriva), e ancora Debian e le sue derivate Ubuntu, Mepis, Knoppix, l’importantissima distribuzione SuSe e moltissime altre. |
DOS | Disk Operating System, sistema operativo su disco: il sistema a linea di comando di cui Windows è un’evoluzione grafica. Essenzialmente, è tuttora il sistema operativo soggiacente a Windows. |
Download | È l’operazione di scaricamento dati da una rete o da una banca dati, che avviene grazie ai servizi di un server che mette il nostro elaboratore in comunicazione con un elaboratore remoto. Formato con l’avverbio down, giú, e il verbo to load, caricare. |
Drag and drop | Locuzione il cui significato è “trascina e lascia andare”. Si tratta di una tecnica utilizzata con i sistemi operativi a interfaccia grafica, e consiste nel trascinare l’icona di un file che si vuole eseguire all’interno dello spazio di lavoro del programma con cui lo si vuole aprire. |
Drive | Periferica la cui funzione è la lettura e la scrittura di dispositivi di memorizzazione, dunque il dispositivo per l’utilizzo dei floppy disk, il lettore CD o DVD, ma anche lo stesso hard disk. Data l’incapacità dei sistemi DOS e Windows di distinguere tra dischi e partizioni, è invalso l’uso tra gli utenti di questi sistemi operativi di identificare i drive con le unità logiche, il che però è concettualmente scorretto. Il termine deriva da uno dei significati dell’inglese drive: “viale, strada”, in riferimento ai primi disk drive che presupponevano sempre l’inserimento di un disco (prima che si diffondesse l’uso degli hard disk i calcolatori utilizzavano solo dispositivi di memorizzazione rimovibili). Quelle prime periferiche rappresentavano per cosí dire le “guide” per l’inserimento dei floppy disk. |
Driver | File di servizio che contiene le istruzioni per il corretto utilizzo di una periferica da parte del sistema operativo. Comunemente in inglese il termine indica l’autista o il macchinista. |
DVD | Acronimo per Digital Versatile Disc, disco versatile digitale. Supporto digitale di memorizzazione, che sta progressivamente sostituendo i CD data la superiore capacità (dai 4,7 gigabyte di quelli piú diffusi, a quantità pari anche a 17 gigabyte, come nel caso dei DVD a doppia faccia e doppio livello). |
ECDL | Acronimo per European Computer Driving Licence, ossia “patente europea del computer”. Certificazione di competenze basilari nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione, riconosciuta a livello europeo. |
Edit | Nel linguaggio editoriale il verbo to edit significa “sottoporre a revisione”. I programmi di gestione di semplici file di testo sono detti editor. I menu edit di varie applicazioni sono denominati in italiano menu modifica. |
Abbreviazione di electronic mail, posta elettronica. | |
Erase | Erase significa “cancellare”, nello specifico “cancellare con una gomma”. Nel vecchio sistema DOS era uno dei comandi in linea per la distruzione di file (in alternativa a del), nei sistemi operativi a interfaccia grafica di solito è una funzione riservata ad applicazioni di gestione delle immagini, utilizzata per la cancellazione di pixel. |
FAQ | Acronimo per Frequently Asked Questions ossia “domande poste requentemente”. Indicazioni riunite in un documento per agevolare gli utenti nell’utilizzo di un servizio; le FAQ sono formulate in forma di domande e risposte, e dovrebbero risolvere i dubbi che piú frequentemente gli utenti inesperti si pongono. |
Fatal error | Errore critico, un difetto di programmazione che determina l’arresto di un programma. Letteralmente, “errore mortale”, o piú semplicemente, “errore determinante”. |
File | In inglese il termine file significa “schedario”, con riferimento al fatto che in un file sono schedate delle informazioni (si tratti di dati o di istruzioni). |
File manager | Letteralmente “gestore dei file”. Si tratta di un tipo di utility che permette di gestire efficacemente le funzioni di copia, rimozione, cambiamento di proprietà di file e directory. |
File sharing | Condivisione di file: un circuito attraverso il quale si mettono dei file a disposizione di altri utenti. Tramite specifiche applicazioni, è possibile condividere il contenuto di una o piú directory o partizioni con altri utenti, che tramite la rete possono prelevare i file che mettiamo a disposizione, mettendone peraltro a loro volta degli altri a disposizione del circuito. Dal verbo to share, condividere. |
File system | Letteralmente “sistema degli schedari”, ossia “sistema di organizzazione dei file”. In breve, il meccanismo secondo il quale il sistema operativo immagazzina le informazioni in forma di file. Fondamentalmente, la procedura di formattazione equivale a disporre un supporto di memorizzazione a ricevere informazioni secondo le regole di uno specifico file system. |
Firewall | Letteralmente “muro antifiamma”: si tratta di un apparato di rete hardware o software che filtra tutti i pacchetti in transito da e verso una rete o un computer, allo scopo di verificare la legittimità dell’immissione e dell’uscita dei dati. |
Firewire | Interfaccia digitale per periferiche utilizzata per collegare dispositivi di memorizzazione o dispositivi di acquisizione video. Si tratta di un tipo di connessione tecnicamente superiore a tutte le altre (USB compresa), tuttavia il suo utilizzo è limitato a causa di problemi contrattuali con la Apple Inc. che ne detiene il brevetto. |
Firmware | Sostantivo formato con l’aggettivo firm, stabile, e il suffisso -ware, letteralmente “materiale stabile”. Software localizzato in una specifica area di memoria, contiene le istruzioni basilari per l’avvio e il funzionamento dell’elaboratore. Solitamente è contenuto in una memoria di sola lettura, tuttavia esistono dei firmare modificabili dall’utente. L’operazione di modifica del firmware è comunque una delle piú delicate, poiché un qualunque errore potrebbe compromettere seriamente il funzionamento della macchina. |
Floppy disk | Dispositivo esterno di memorizzazione, ormai in progressivo disuso a causa della sua modesta capacità (massimo 1,44 kilobyte). Il significato del termine è “disco molle”, in riferimento alla sua consistenza. Per essere utilizzati, i floppy disk necessitano di uno specifico drive. In italiano sono comunemente chiamati “dischetti”. |
Font | Carattere. Non solo i caratteri utilizzati per la visualizzazione su calcolatori, ma anche i caratteri tipografici. |
Form | Modulo, formulario. In informatica, indica tipicamente i moduli da compilare e inviare telematicamente. |
Format | Significa semplicemente “formato”. L’operazione di formattazione consiste nel disporre un certo formato, ad esempio di impaginazione di un documento di testo; oppure fornire a un dispositivo di memorizzazione il formato adatto alla ricezione dei dati, come nel caso della formattazione di un hard disk o di un floppy disk, secondo un insieme di regole specifiche determinate dal file system. |
Forum | Il termine non è propriamente inglese ma latino, tuttavia è comunemente utilizzato anche in inglese. Indica uno spazio web di discussione tra vari utenti su particolari argomenti. |
Frame | Il termine frame significa “cornice”; indica una parte di una pagina web costruita per sezioni separate. Si tratta di una tecnica di realizzazione delle pagine web molto discutibile e ormai in via di abbandono, dal momento che disturba la ricerca e la memorizzazione delle pagine da parte degli utenti. |
FreeBSD | Sistema operativo gratuito di straordinaria potenza e flessibilità. Deriva dalla variante BSD di Unix, elaborata presso l’università di Berkeley (la sigla BSD significa Berkeley Systems Distribution). |
Freeware | Sostantivo formato con l’aggettivo free, gratuito, e il suffisso -ware, letteralmente “materiale gratuito”. Indica applicazioni che possono essere utilizzate liberamente e gratuitamente. |
ftp | Acronimo di file transfer protocol: protocollo per il trasferimento di file, ossia l’insieme di regole che consentono il trasferimento, e quindi lo scaricamento, delle informazioni in formato digitale. |
Guestbook | Letteralmente “libro degli ospiti”. Indica uno spazio, disponibile su molti siti web, in cui i visitatori lasciano traccia del loro passaggio scrivendo formule di saluto o messaggi al webmaster. Detto comunemente in italiano “libro delle firme”. |
GUI | Acronimo per Graphic User interface, interfaccia grafica dell’utente. Ambiente di lavoro dei sistemi operativi organizzato per permettere all’utente di inviare comandi al processore interagendo con elementi visualizzabili, in opposizione agli ambienti a linea di comando, in cui le richieste da inviare al processore debbono essere digitate in forma esplicita. |
Hacker | Malgrado l’uso scorretto che semplicisticamente fanno del termine hacker molti mezzi di informazione, la parola non designa un criminale informatico (come molti credono), ma un programmatore particolarmente abile nella risoluzione di problemi informatici: un programmatore abile fortemente motivato a risolvere difficili sfide in campo informatico. Naturalmente alcuni hacker possono compiere atti criminali, ma certamente ciò non giustifica che il comportamento scorretto di pochi ricada su tutti. Il termine deriva dal verbo to hack, che significa “tagliuzzare”, con riferimento all’attività di “smontaggio” che l’hacker compie per risolvere analiticamente i problemi. |
Hard disk | Letteralmente “disco rigido”, che è anche il nome con cui in italiano questo dispositivo è conosciuto. Si tratta di un dispositivo magnetico di memorizzazione di ampia capacità, in dotazione a ogni personal computer. Possono essere installati hard disk aggiuntivi, sia interni che esterni (questi ultimi, di norma, sono collegati tramite porte USB). |
Hardware | Il significa proprio del termine è “ferramenta”. Indica la parte fisica dell’elaboratore, in contrapposizione al software che indica la parte logica, ossia il sistema operativo e le applicazioni. |
Help | Sostantivo il cui significato è “aiuto”. Indica tipicamente le informazioni di utilizzo di un software. |
html | Un linguaggio tramite il quale sono codificate le pagine web. L’acronimo significa hyper-text markup language, ossia “linguaggio di definizione degli ipertesti”. |
http | Acronimo di hyper-text transfer protocol: protocollo per il trasferimento di ipertesti, ossia l’insieme di regole che consentono il trasferimento, e quindi lo scaricamento, delle pagine html. |
Input | Immissione. Solitamente, nel senso di trasmissione di dati al processore. Sono dette periferiche di input quelle attraverso cui l’utente invia delle richieste o dei dati al processore. |
Internet | Una rete di computer su scala mondiale, che ingloba in sé numerosissime reti. In un certo senso, la “rete delle reti”. È un’evoluzione di Arpanet, che era stata creata nel 1969 negli Stati Uniti, a scopi difensivi. La progressiva apertura a centri di ricerca universitaria fece perdere la connotazione militare originaria; il processo di globalizzazione della rete è giunto a compimento negli anni ’90 con l’apertura ai privati. Il nome deriva dal sostantivo network, rete, abbreviato in net con il prefisso latino inter- che sottolinea l’intima interconnessione tra le varie reti costituenti. |
Internet point | Letteralmente “punto internet”: un luogo nel quale è possibile disporre dell’accesso a Internet a pagamento. Per motivi di sicurezza, a partire dall’estate del 2005 gli internet point italiani sono sottoposti ad attenti controlli. |
Intranet | Una intranet è una rete riservata a determinati utenti, e quindi ad accesso protetto. Si tratta solitamente di reti interne di istituzioni. Il nome è formato a somiglianza di quello di Internet, ma con il prefisso latino intra- che sottolinea la caratteristica di “rete interna”. |
Kernel | Il nucleo del sisema operativo, che si preoccupa di organizzare l’esecuzione dei vari processi. Dall’inglese kernel, nocciolo. |
Keyboard | È il nome inglese della tastiera, non solo nel computer ma anche nelle macchine da scrivere e negli strumenti musicali. |
LAN | Acronimo di Local Area Network, rete di un’area locale. Una rete locale è caratterizzata dal fatto che i computer interconnessi sono collocati in un’area limitata (all’interno di un palazzo, di alcuni palazzi contigui, di un complesso edilizio), quindi la trasmissione dei dati non si avvale di sussidi esterni come collegamenti telefonici e simili. Si tratta in generale di reti molto veloci. |
Landscape | Il termine significa “paesaggio”. Mutuato dal linguaggio fotografico, indica una visualizzazione in cui la base è piú lunga dell’altezza. |
Laptop | È il termine che comunemente designa i computer portatili, ossia computer che possono essere tenuti in grembo (dall’inglese lap, grembo). |
Layout | Termine utilizzato anche al di fuori del campo informatico, indica l’impaginazione (di un libro, di un quotidiano etc.) e per estensione l’aspetto esteriore di una pagina web, delle pagine di un documento redatto con un word processor, etc. |
LCD | Acronimo per Liquid Crystal Display, ossia “schermo a cristalli liquidi”. È la tecnologia con la quale ultimamente sono realizzati gli schermi per pc. È prevedibile che in breve tempo sostituisca completamente la tecnologia a tubo catodico. |
LED | Acronimo di light emitting diode, ovvero “diodo fotoemittente”. È un semplice dispositivo di illuminazione generalmente utilizzato come spia per indicare il funzionamento di un altro dispositivo. |
Link | Qualunque collegamento a una risorsa, anche al di fuori di Internet. È un link anche il collegamento che possiamo posizionare sul desktop per invocare l’esecuzione di un’applicazione localizzata in un’altra directory. |
Linux | Sistema operativo gratuito di derivazione Unix. Il suo nome proviene da un gioco di parole tra il nome di battesimo del suo creatore, Linus Torvalds, e il nome Unix. |
Log | Significa “resoconto”. Può indicare il rapporto di un programma (antivirus, applicazione di benchmark, ecc.) sullo stato delle verifiche eseguite. |
Log in | Accedere a un sistema o a un servizio attraverso una procedura di riconoscimento. Solitamente la procedura è registrata su un file di log: il termine è formato con l’avverbio in, dentro. |
Log out | Anche log off. Abbandonare un sistema o un servizio a cui si è ottenuto l’accesso tramite una procedura di riconoscimento. Locuzione formata sul modello di log in con gli avverbi out, off di significato opposto. |
Loop | La parola significa “ciclo”. Comunemente indica che un programma è entrato in una particolare condizione per cui esegue ricorsivamente delle istruzioni, senza riuscire a terminarle. Il che, di fatto, porta al blocco del programma, che deve essere disattivato con un intervento esterno. |
Mailbox | È la cassetta della posta; quindi, per estensione, in telematica denota la casella di posta elettronica. |
Mailing list | Servizio per l’invio di messaggi di posta elettronica a un gruppo di utenti iscritti, solitamente per aggiornarli sulle novità in relazione a un’attività alla quale sono interessati. Letteralmente il significato della locuzione è “lista postale”. |
Modem | Il nome si riferisce alla duplice funzione di questa periferica, atta alla decodifica di dati in entrata e alla codifica di dati in uscita. È l’abbreviazione di modulator – demodulator: modulatore – demodulatore. |
Motherboard | Scheda madre dell’elaboratore, da mother, madre, e board, tavola; è la scheda sulla quale è montato il processore, e a cui sono collegate le varie periferiche. Si occupa essenzialmente di mettere in comunicazione queste ultime e il processore. |
Mouse | Il termine indica il tipico dispositivo di puntamento. È una periferica di input che permette di inviare informazioni al processore navigando nell’interfaccia grafica. Il termine inglese significa “topo”, con riferimento alla forma della periferica. In molte altre lingue non si utilizza il termine inglese ma il corrispondente che ha lo stesso significato (ad esempio, in spagnolo ratón). |
Mouse pad | Tappetino del mouse. In effetti, il sostantivo pad significa “piattaforma”. |
Multics | Multics (Multiplexed Information and Computing Service) fu uno dei primi sistemi operativi in time-sharing. La sua complessità strutturale, e la difficoltà di supportare le sue funzioni con un’adeguata architettura hardware fecero sí che, a partire dal 1969 vedesse la luce un nuovo progetto, che rispondeva alla filosofia del Keep It Simple, Stupid (espressione che piú o meno significa: “fai le cose in maniera semplice, stupido”): Unix, un sistema operativo che si sarebbe distinto per la sua flessibilità ed efficienza, cosí battezzato per un gioco di parole con Multics. Ken Thompson e Dennis Ritchie furono tra i programmatori che piú si distinsero nella realizzazione di questo progetto. |
Multitasking | Termine che indica la capacità di un sistema operativo di svolgere contemporaneamente piú compiti. Proprietà che Windows possiede in misura limitatissima, è prerogativa di sistemi operativi potenti e stabili come Linux, BSD, MacOs e in generale di tutti quelli di derivazione Unix. Formato dal sostantivo task, compito, con il prefisso multi-. |
Net | Abbreviazione di network, usata in composizione: Arpanet, Internet eccetera. |
Netiquette | Neologismo formato dalla fusione dei sostantivi network, rete e etiquette, etichetta. È l’insieme delle regole di comportamento che un navigatore educato deve seguire quando si collega a Internet. Comprende norme sul comportamento degli utenti dei newsgroup, sull’utilizzo della posta elettronica, e via discorrendo. |
Network | In inglese il termine network significa “rete”. In telematica, una rete di calcolatori intercomunicanti e in condivisione di risorse. |
Newsgroup | Gruppo di discussione su particolari argomenti. Gli utenti possono intervenire sull’argomento in discussione lasciando dei messaggi che saranno letti dagli altri utenti iscritti al gruppo. Il termine deriva da uno dei significati del termine news: comunicato, e da group, gruppo. |
Newsletter | Lettera circolare, inviata per posta elettronica agli utenti iscritti a un servizio, per informarli delle ultime novità concernenti il servizio stesso. Da news, comunicato, notizia, e letter, lettera. |
Nibble | Letteralmente “bocconcino”, equivale a 4 bit, ossia ½ byte. |
Off-line | La condizione di un computer non collegato a una rete, che quindi lavora in maniera autonoma. Letteralmente “fuori linea”. |
On-line | La condizione di un computer collegato a una rete (LAN, intranet o Internet). |
Letteralmente “in linea”. | |
Open source | Sorgenti di programmi rese disponibili a tutta la comunità degli utenti, come nel caso del sistema operativo Linux. Quando un’applicazione è open source, le istruzioni che la generano sono rese pubbliche, sicché l’intera comunità mondiale dei programmatori ha la possibilità di modificarle liberamente, adattando il programma alle proprie esigenze. Da open, aperto, e source, sorgente. |
OS | Abbreviazione di Operating System, sistema operativo, ossia il programma che a monte di tutte le applicazioni gestisce l’hardware, coordina i processi in esecuzione e consente l’accesso agli utenti. |
Output | Emissione. Solitamente indica la trasmissione di dati da parte del processore. Sono dette periferiche di output quelle attraverso cui il processore comunica dati all’utente. |
Overburning | Tecnica consistente nello scrivere su un supporto digitale come un CD una quantità di dati superiore a quella che di norma potrebbe contenere. È una tecnica che può essere realizzata solo con software specifici e masterizzatori in grado di metterla in atto, tuttavia comporta sempre il rischio che il disco cosí realizzato non sia letto correttamente da tutti i lettori. Da over-, prefisso accrescitivo, e to burn, verbo che solitamente significa “bruciare”, ma nell’uso informatico indica il processo di scrittura dati su un CD (cioè, la masterizzazione). Il termine potrebbe essere reso piú o meno con “sovramasterizzazione”. |
Password | Il termine indica, molto semplicemente, la parola d’ordine, spesso richiesta per accedere a un servizio o a una funzione (ad esempio la fruizione della posta elettronica). |
Paste | Paste è la colla. Da qui le locuzioni copy and paste: copia e incolla, e cut and paste: taglia e incolla; nei sistemi operativi a interfaccia grafica, rispettivamente la procedura di copia di dati e di trasferimento di dati da una locazione a un’altra. |
PC | Acronimo di personal computer, elaboratore personale, in contrapposizione ai calcolatori del passato, che avevano dimensioni molto maggiori. |
Acronimo per Portable document format: formato di esportazione dei documenti. Formato elaborato dalla Adobe System per il salvataggio di documenti. Il grande vantaggio di questo formato è che non è modificabile, dunque il suo layout viene riconosciuto allo stesso modo su tutti gli elaboratori. Poiché tra le altre cose permette l’incorporazione dei caratteri, un documento salvato in formato PDF e scritto con set di caratteri speciali viene visualizzato correttamente anche su macchine nelle quali quei set non sono stati installati. Ciò tende a farne uno standard per lo scambio di documenti di rilevante importanza. | |
Peer to peer | Locuzione che indica la comunicazione diretta tra due computer senza bisogno di server. Si realizza tramite apposite applicazioni, e si utilizza per lo scambio di dati. Il significato della locuzione è “da pari a pari”. |
Pendrive | Letteralmente “drive a forma di penna”. Periferica di archiviazione dati di capacità variabile, connessa solitamente al computer tramite una porta USB. Estremamente vantaggiosa poiché unisce dimensioni molto contenute a un’alta capacità e a un’alta velocità. |
Phishing | Truffa telematica messa in atto tramite e-mail. Solitamente consiste nell’indirizzare gli utenti verso siti fasulli per carpire informazioni quali password di accesso a servizi, il numero della carta di credito, e cosí via. |
Pixel | Dall’inglese picture element, letteralmente “elemento di un’immagine”, indica ogni singolo punto costituente un’immagine. |
Plotter | Dal verbo inglese to plot, che significa “tramare”, “cospirare”, un plotter non è però un cospiratore ma una periferica la cui funzione è quella di tracciare grafici, utile soprattutto per l’esigenza di realizzare mappe, progetti edilizî e cosí via. |
Plug and play | Letteralmente: “connetti ed esegui”; è una proprietà dei piú recenti sistemi operativi. Consiste nella capacità di riconoscere automaticamente le nuove componenti connesse, e quindi di utilizzarle senza esser prima passati per complesse procedure di installazione software o di settaggio. |
Plug in | Verbo il cui significato proprio è “dare la corrente”; come sostantivo indica una componente aggiuntiva di un programma. Di solito, un plug in è un’utility che potenzia le prestazioni di un software. Ad esempio, una componente aggiuntiva che permette a un programma di videoscrittura di utilizzare un set particolare di caratteri, o una componente di supporto che permette a un programma per l’esecuzione di file multimediali di riconoscere alcuni specifici e poco usati formati, e cosí via. |
Pop-up | In inglese il verbo to pop up significa “sbucar fuori all’improvviso”; in informatica il termine è un sostantivo che indica finestre del navigatore che si aprono senza essere state richiamate dall’utente. Solitamente i moderni browser sono predisposti per impedire l’apertura di pop-up, che può essere consentita dall’utente per particolari siti, oppure sbloccata del tutto. |
Portrait | Termine ripreso dal lessico fotografico, il cui significato è “ritratto”. Indica una visualizzazione in cui l’altezza è maggiore della base. |
Verbo il cui significato in italiano è “stampare”. | |
Printer | Il nome inglese della periferica denominata in italiano “stampante”. |
RAM | Random access memory: memoria ad accesso casuale. È la memoria volatile del computer, utilizzata per l’elaborazione dei dati e lo svolgimento dei calcoli. Al termine di ogni sessione viene azzerata. |
ReadMe | Letteralmente “leggimi”. File di testo che accompagna le applicazioni, e contiene informazioni sull’installazione e sull’utilizzo, che l’utente deve conoscere preventivamente, prima di procedere. |
Register | Verbo inglese, che in informatica è utilizzato principalmente nel significato di “iscriversi”. Indica l’iscrizione a un servizio, o anche la procedura di acquisto di un’applicazione. |
Release | In inglese: “rilascio, liberazione”. Ma nell’inglese informatico: “rilascio della versione di un programma”. Il termine è utilizzato in maniera simile all’italiano “versione”. |
Reset | Azzeramento. Si può parlare di reset sia in riferimento a un azzeramento di impostazioni, sia intendendo il riavvio del sistema operativo. |
Restore | Procedura di ripristino di dati precedentemente salvati con un’operazione di |
backup. Dal verbo to restore, restituire. | |
Restart | Procedura di riavvio del sistema operativo. Da start, partenza, con il prefisso iterativo re-. |
Ripping | Procedura di estrazione di tracce audio da un CD musicale o di tracce audio- video da un DVD. Dal verbo to rip, strappare. |
ROM | Acronimo per Read Only Memory, memoria di sola lettura. Si tratta di una memoria fisica, che contiene le informazioni indispensabili per l’avvio dell’elaboratore. |
Root | In inglese il termine significa “radice”. Indica comunemente la directory principale di una partizione. Nel sistema operativo Linux, root è comunemente il nome dell’amministratore (vedi admin). |
RTF | Acronimo per rich text format, letteralmente: “formato di testo ricco”: formato di salvataggio dei documenti di testo riconosciuto dalla maggior parte delle applicazioni di videoscrittura. Si tratta di un formato testuale con l’aggiunta di informazioni di formattazione. È particolarmente utile per esportare documenti da un’applicazione di videoscrittura a un’altra. |
Scanner | Periferica di input atta a inviare informazioni grafiche al processore. Lo scanner è quindi utilizzato per l’acquisizione di immagini, che vengono digitalizzate (convertite in formato digitale). |
Screensaver | Il termine significa “salvaschermo”. È un programma che entra in funzione spontaneamente quando il processore non riceve input da un tempo determinato, e quindi è legittimo supporre che nessun utente stia utilizzando l’elaboratore. È finalizzato a impedire che la stessa immagine possa persistere a lungo sullo schermo, determinandone un logorio. |
Scrollbar | La barra di scorrimento che appare nelle applicazioni a interfaccia grafica quando il contenuto della pagina è superiore a quello visualizzabile a schermo, sia in senso orizzontale sia in senso verticale. Dal sostantivo scroll, rotolo, e da bar, barra. |
Search | Verbo dell’uso comune, il cui significato è “cercare”. |
Server | Un server è una componente hardware o software che fornisce servizi ad altre componenti. In relazione al server, queste ultime sono dette client. Dal verbo to serve, servire, fornire un servizio. |
Setup | Letteralmente: “organizzazione, allestimento”, quindi: impostazione o installazione di un programma. |
Shareware | Sostantivo formato con il verbo to share, condividere e il suffisso -ware, letteralmente “materiale in condivisione”. Indica applicazioni che possono essere utilizzate liberamente per un periodo limitato, in prova; al termine del suddetto periodo le applicazioni vanno acquistate o rimosse dal sistema. |
Shell | La parola significa “conchiglia”. In informatica indica un ambiente, solitamente di tipo grafico, che il sistema operativo mette a disposizione dell’utente per inviare le sue richieste. |
Shutdown | Procedura di spegnimento del sistema operativo. Il termine significa generalmente “interruzione”. |
Slide | Termine che indica le diapositive, e per estensione le singole schermate all’interno di una presentazione. |
Software | Sostantivo formato con l’aggettivo soft, morbido, e il suffisso -ware, a somiglianza di hardware. Letteralmente “materiale soffice”. Indica la parte logica dell’elaboratore, ossia il sistema operativo e le applicazioni. |
Source | Il normale significato della parola è “sorgente”. In informatica indica il codice (ossia le istruzioni) che generano un’applicazione. |
Spamming | Il termine è gergale e propriamente non appartiene alla lingua inglese. È un neologismo della telematica che designa l’invio (spesso abbondantissimo) di messaggi di posta elettronica non desiderati, a prescindere dal loro contenuto, che comunque è perlopiú pubblicitario. Il concetto di spamming va comunque esteso al di là dell’ambito della posta elettronica, e include anche i messaggi a contenuto pubblicitario lasciati da utenti poco scrupolosi nei forum, nei gruppi di discussione o nei libri delle firme. |
Spreadsheet | È il nome inglese delle applicazioni denominate in italiano fogli elettronici. Il significato letterale del termine è “foglio dispiegato”. |
Spyware | Software spia, capace quindi di intercettare informazioni sull’utente e sull’utilizzo del computer, per inviarle a terzi. Da spy, spia, con l’aggiunta del suffisso -ware, a imitazione di software e simili. |
Stand by | Pausa. Indica una condizione di riposo in cui si può collocare il sistema operativo per un intervallo di tempo durante il quale l’utente non utilizza l’elaboratore. Il termine deriva dal lessico militare, in cui to stand by significa “trovarsi in stato di allerta”, cioè tenersi pronti. |
Start | Sostantivo il cui significato è “avvio”. |
Submit | Comando che tipicamente si trova su un bottone per l’invio di dati dopo la compilazione di un form. Non è che l’imperativo del verbo inglese to submit, sottoporre. |
Time-sharing | Letteralmente, “condivisione temporale”: la capacità di un elaboratore di dividere le sue risorse e metterle a disposizione di piú utenti, e comunque di svolgere piú compiti contemporaneamente. |
Toolbar | La barra dei comandi, solitamente personalizzabile, delle applicazioni che funzionano in ambienti a interfaccia grafica. Da tools, attrezzi, e bar, barra. |
Tools | In inglese sono detti tools gli attrezzi. Molte applicazioni hanno un menu tools, che in italiano è solitamente denominato menu strumenti. |
Touchpad | Periferica di input dotata di puntatore, è un’alternativa al mouse. Essenzialmente è costituita da una superficie che reagisce al tocco dell’utente. Dal verbo to touch, toccare, piú il sostantivo pad, piattaforma. |
Touchscreen | Uno schermo che funziona, oltreché come periferica di output, anche come periferica di input, poiché permette all’utente di inviare informazioni al processore toccando punti determinati della sua area. Dal verbo to touch, toccare, e dal sostantivo screen, schermo. |
Trackball | Periferica di input dotata di puntatore, è un’alternativa al mouse. Essenzialmente è costituita da una sfera che viene fatta ruotare dall’utente per spostare il puntatore nell’area dello schermo. Letteralmente “palla tracciante”, dal verbo to track, tracciare, piú il sostantivo ball, palla. |
Trojan horse | Il termine è traducibile letteralmente in italiano: un Trojan horse è un cavallo di Troia, ossia un programma che si presenta sotto mentite spoglie, come gli achei che si introdussero entro le mura di Troia facendo credere ai troiani che il cavallo fosse un omaggio fatto alle divinità. La caratteristica dei cavalli di Troia informatici è che si tratta di software spesso dannosi o tali da mettere i computer in condizione di essere controllati in remoto, che sono però contenuti all’interno di altri programmi oppure presentati come qualcosa che non sono (un gioco, un’utility, etc.). |
Unix | Sistema operativo in time-sharing, nato come derivazione di Multics, da cui prende nome attraverso un gioco di parole. Unix è il piú potente e performante sistema operativo attualmente in uso. Dalla sua architettura derivano numerosi sistemi operativi, tra cui Linux e FreeBSD. |
Update | Aggiornamento. Dal verbo to update, ammodernare. |
Upgrade | In ambito software, il passaggio alla versione piú recente di un’applicazione. In ambito hardware, la sostituzione di componenti finalizzata a un miglioramento di prestazioni del sistema. |
Upload | Invio di dati a un computer remoto. Formato sul modello di download, con l’avverbio up, su, e il verbo to load, caricare. |
USB | Acronimo per Universal Serial Bus, ossia “bus seriale universale”. Interfaccia digitale per la connessione di periferiche. Ha il vantaggio di una buona velocità di trasmissione dei dati, e di un’ottima collegabilità. Tecnicamente inferiore in termini di prestazioni all’interfaccia firewire, risulta tuttavia molto piú diffusa di quest’ultima. |
User | Utente di una rete, di un calcolatore o di un servizio, dotato di privilegi standard. I privilegi superiori sono riservati agli amministratori, in inglese admin. |
User ID | Nome che identifica l’utente di un servizio: abbreviazione di user’s identifier, cioè “identificatore dell’utente”. |
Utility | Il termine è generico, e significa sostanzialmente “programmi utili”. Si tratta di applicativi deputati a supportare alcune funzioni del sistema operativo, alla gestione dell’hardware, a migliorare le prestazioni di altre applicazioni, e cosí via. |
Wallpaper | L’immagine che si utilizza come sfondo in un ambiente a interfaccia grafica. Il termine, nella lingua di tutti i giorni, significa “carta da parati”. |
Webmaster | Termine che designa colui che amministra e gestisce un sito web. Letteralmente, “signore del web” (poiché però web significa “ragnatela”: “signore della ragnatela”). |
Wireless | Aggettivo inglese che significa “senza fili”, indica uno scambio dati telematico attraverso una connessione senza fili, come nel caso del bluetooth. |
Wizard | Procedura contenuta all’interno di molte applicazioni, per guidare l’utente passo dopo passo nell’installazione e nel successivo utilizzo. Dal sostantivo inglese che significa “stregone”. |
Word | Letteralmente “parola”, è l’equivalente di 2 byte, ossia di 16 bit. Due word sono detti double word, quattro sono detti quad word. |
Word processor | Locuzione che significa “elaboratore di parole”. Indica i programmi di videoscrittura. |
www | The World Wide Web: la ragnatela diffusa per il mondo, ovvero una ragnatela ampia quanto il mondo: simbolicamente, la rete dei computer interconnessi, per quanto solitamente si intenda con web la parte ipertestuale di Internet e non Internet stessa. |
WYSIWYG | Acronimo per What you see is what you get, cioè “Quel che vedi è quel che ottieni”. Espressione entrata in uso per spiegare la proprietà di moderne applicazioni, soprattutto di videoscrittura, di produrre un output a video che sostanzialmente coincide con l’output a stampa, per cui l’utente vede a video il layout che il documento che sta scrivendo avrà effettivamente dopo stampato. |
Zip disk | Supporto rimovibile di memorizzazione commercializzato dalla Iomega. Si tratta di cartucce simili a floppy disk, ma di alta qualità e di capacità nettamente superiori (dai 100 megabyte in su). Necessitano di uno specifico lettore. La diffusione dapprima dei CD-RW e in seguito delle pendrive e degli hard disk portatili ne ha molto limitato l’uso negli ultimi anni. |